Appunti del corso in Storia delle Relazioni Internazionali della prof.ssa Vignati A.A. 2009/2010
Storia delle Relazioni Internazionali
di Alice Lavinia Oppizzi
Appunti del corso in Storia delle Relazioni Internazionali della prof.ssa Vignati e
riassunto dei libri di Keylor e Di Nolfo. A.A. 2009/2010
Università: Università degli Studi di Milano
Facoltà: Scienze Politiche1. Dopo la prima guerra mondiale
Trattati di pace 1919: fine della Prima Guerra Mondiale, drastico mutamento della cornice internazionale.
Inizio della storia delle relazioni internazionali per come la intendiamo in Italia.
Cause:
estensione: guerra “mondiale” -> coinvolge il mondo intero
durata:
a) Necessità di consenso -> diffusione della propaganda -> discorsi sull’evil other, retaggio di odio
alimentato dai governi.
b)Necessità di centralizzare e convertire l’economia -> economia di guerra diretta dal governo
ricorso alla guerra oltre le linee nemiche -> diffuso sostegno del nazionalismo, addirittura fomentato; basi
del tramonto del colonialismo.
3 imperi completamente cancellati: crollo degli Imperi Centrali (austro-ungarico, ottomano, tedesco) e anche
fine dell’impero zarista (rivoluzione 1917).
In questo contesto -> vuoto di potere, minaccia comunista -> ci si riunisce per stipulare i trattati di pace.
PARIGI
Clima: alla Conferenza di Parigi c’è un’atmosfera di precarietà, la situazione è totalmente rivoluzionata ed
inoltre incombe la minaccia comunista.
Perché Parigi: i francesi insistono per coronare la vittoria. Ma la Francia si presenta devastata dal conflitto.
Chi partecipa: ci sono tutti ma a comandare sono Usa, Gb, Francia, Giappone, Italia. Il Giappone e l’Italia
nutrono interessi a livello locale. Di fatto i negoziati sono tra i primi tre.
USA -> Wilson si dichiara contro la diplomazia segreta, parla della necessità di creare un’organizzazione
internazionale garante della pace. I famosi “14 punti di Wilson” vengono enunciati dallo stesso già nel 1918,
come reazione alla rivoluzione russa, proposta fortemente propagandistica e idealista. I quattordici punti
presentati alla Conferenza di pace di Parigi nel 1919 prevedevano:
1) Abbandono della diplomazia segreta -> trattati di pace palesi, apertamente conclusi in seguito ai quali
non vi potranno essere accordi internazionali segreti di alcuna specie. La diplomazia agirà sempre
apertamente ed alla vista di tutti.
2) La libertà dei mari in pace e in guerra -> libertà assoluta della navigazione marittima,
3) Rimozione delle barriere doganali, libero accesso alle materie prime.
4) Riduzione degli armamenti -> procedere ad un disarmo generalizzato
5) Definizione delle dispute coloniali secondo modalità che tenessero conto degli interessi tanto delle
potenze occupanti quanto delle popolazioni soggette -> rigorosa osservanza del principio che, nella
soluzione di tutte le questioni di sovranità, gli interessi delle popolazioni in questione debbono essere
considerate alla stessa stregua, che le eque pretese degli Stati dei quali il giusto titolo è in discussione.
6) Evacuazione dei territori russi occupati,
7) Di quelli belgi -> il Belgio deve essere sgombrato e restaurato.
8) Di quelli francesi, compresa l'Alsazia-Lorena -> tutto il territorio francese dovrebbe essere liberato, le
regioni invase dovrebbero essere ricostruite ed il torto fatto dalla Prussia alla Francia nel 1871 con
l’occupazione dell’Alsazia-Lorena dovrebbe essere riparato.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Storia delle Relazioni Internazionali 9) Ridefinizione dei confini italiani secondo "criteri di nazionalità chiaramente identificabili";
10) Autonomia delle diverse popolazioni entro l’Impero austro-ungarico;
11) Risistemazione dell'area balcanica che ricostituisse tra l'altro il territorio di Serbia, Montenegro e
Romania, assicurando alla prima adeguati sbocchi al mare;
12) Autodeterminazione per le popolazioni non turche entro l’Impero ottomano e il controllo
internazionale degli stretti dei Dardanelli
13) Costituzione di una Polonia indipendente con accesso al mare;
14) Creazione di un'associazione di tutte le nazioni e stipulazione di un patto per la reciproca garanzia
dell'indipendenza politica e dell'integrità territoriale.
-> leva sul principio di autodeterminazione dei popoli. Wilson arriva a Parigi intenzionato ad applicare i
suoi 14 punti.
GB -> Lloyd George ha come obiettivo quello di conservare l’impero coloniale inglese e per fare ciò deve
essere libero di muoversi autonomamente (isolazionismo) fregandosene dell’Europa e concentrandosi
sull’impero, mira ad un balance of power, nessuno stato europeo deve essere abbastanza forte da poter
attaccare gli altri.
FR -> Clemenceau ha invece come obiettivo di evitare una nuova invasione della Germania; rendere i
tedeschi inoffensivi! Tutta questa questione viene negoziata nel trattato di Versailles. Il progetto di
Clemenceau era ispirato alla visione di Richelieu (contro le potenze che circondavano la Francia); l’ideale
era smembrare la Germania, ma ciò non era possibile e quindi il progetto venne ridotto e incentrato sulla
questione Renania (importante dal punto di vista economico) che deve diventare autonoma, staccata dalla
Germania e militarmente controllata dalla Francia. Su queste richieste Clemenceau si scontra con Lloyd
George, il quale crede che la Francia in tal modo acquisterebbe troppo potere, Wilson afferma che le
richieste vanno contro il principio di autodeterminazione. Morale: si cercherà di assecondare i francesi.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Storia delle Relazioni Internazionali 2. TRATTATO DI VERSAILLES
Clausole Territoriali
Alsace et Lorraine à la France
Renania smilitarizzata + presenza di truppe internazionali che vigilano (comunque sovranità tedesca)
Saar amministrata per 15 anni dalla Società delle Nazioni con referendum allo scadere del termine per
decidere a chi assegnarla
Germania cede territori a favore di Belgio e Danimarca
Germania perde Danzica a favore dei Polacchi (violazione principio del principio di autodeterminazione dei
popoli allo scopo di dare alla Polonia uno sbocco sul mare
La Slesia viene affidata per i 2/3 alla Germania e per 1/3 alla Polonia (la Gb non voleva uno stato polacco
interposto tra Francia e Russia
Divieto Anschluss alla Germania: non può annettere l’Austria, nonostante ciò sia contro il principio (che si
applica quando fa comodo) di autodeterminazione dei popoli (si avvicinerebbe troppo a zona Balcani).
Le colonie tedesche vengono spartite tra Francia e Gb. Italia niente colonie in Africa. Le isole a nord del
Pacifico vengono date al Giappone. Le isole a sud dell’equatore ad Australia e New Zeland (praticamente
alla Gb, per bilanciare il Giappone).
Clausole Militari-Economiche
Ridurre flotta ed esercito
ART 231; la Germania è responsabile della guerra e deve pagare delle riparazioni agli stati vincitori;
questione al centro dell’opinione pubblica per evidenti ragioni. Tutti gli stati avevano promesso che la
Germania avrebbe pagato, bisognava spremerla! ; sia Francia che Gb avevano enormi aspettative. Il padre
dell’Europa, Jean Monnet, in questo periodo era una voce fuori dal coro: egli auspicava una collaborazione
economica per scongiurare i conflitti, collaborazione anche con la Germania; nessuno gli dà ascolto. La
Francia si accoda agli altri per fare spremuta di tedeschi. L’ART 231 prevede il pagamento di un danno
legato alla “responsabilità”; il concetto di responsabilità viene associato al concetto di “colpa”; una valenza
morale che offende i tedeschi. I tedeschi non possono negoziare ed il popolo tedesco non accetterà mai la
sconfitta, una sconfitta non sentita; negli anni successivi si assiste al revisionismo in merito al trattato di
Versailles; Germania e Ungheria. In parallelo nasce l’antirevisionismo; da parte degli stati che vedono nei
trattati di pace una garanzia della propria sicurezza/esistenza: Francia, Polonia, Romania, Cecoslovacchia,
Jugoslavia. Contrapposizione revisionismo-antirevisionismo originata dai trattati.
Gb e Usa non condividevano ma comunque comprendevano le esigenze francesi; prendono una decisione
che compensa le lacune del trattato di Versailles; 2 trattati di garanzia; Usa e Gb si impegnano a tutelare la
sovranità francese; trattati mai ratificati perché vi era in realtà un altro patto contenuto nel Trattato Istitutivo
della Società delle Nazioni che regolava l’intervento in caso di aggressione.
Società delle Nazioni; Assemblea formata da tutti gli stati + Consiglio formato da Usa, Gb, Francia,
Giappone, Italia.
Art. 10: (voluto da Wilson) obiettivo della Società delle Nazioni è la difesa della sovranità delle nazioni. In
caso di violazione di quest’ultima, la Società delle Nazioni avrebbe dovuto riunirsi in Consiglio e
“consultarsi”; Wilson non voleva essere obbligato ad intervenire, era cosciente della maggioranza
isolazionista all’interno degli Usa; voleva che il Trattato venisse approvato dal Congresso.
Un altro meccanismo inserito all’interno del Trattato Istitutivo garantiva il diritto di chiamarsi fuori; regola
dell’unanimità per prendere le decisioni.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Storia delle Relazioni Internazionali Il Trattato viene comunque rifiutato dal Congresso perché Wilson commette errori, non interpella il Senato
(repubblicano) e nemmeno l’opinione pubblica. L’art.10 era in contrasto con la politica estera Usa e il
Congresso lo voleva modificare, mentre Wilson no:
volevano una clausola per poter uscire dalla Società delle Nazioni
volevano inserire la dottrina Monroe nel patto Covenant, in modo che gli europei si facessero gli affari loro,
senza ficcare il naso in questioni Usa; scopo: avere libertà in America Latina
meccanismo dei mandati per le colonie: sistema di mandati amministravi che preludessero all’indipendenza
Wilson non transige sull’art.10, il Congresso au contraire vuole preservare il proprio potere senza essere
“scavalcato” dalla Società delle Nazioni.
Wilson popstar allora decide di fare un tour in giro per gli Usa; mira a convincere l’opinione pubblica che
aderire alla Società delle Nazioni è un’opportunità; tatticona del going public: convincere l’opinione
pubblica per convincere il Congresso.
L’asso nella manica il fatto che ha chiesto che il Covenant fosse allegato al trattato di Versailles; aveva in
tal modo meno probabilità di essere bocciato; questa genialata non funziona;
Nemmeno la Gb ratifica il trattato di garanzia e la Francia rimane col due di picche.
La Società delle Nazioni diventa più un club per pochi, prettamente europeo. Includeva le aspettative di
protezione dei paesi più piccini. Lacune & limiti ressortissants dalla Conferenza di Parigi.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Storia delle Relazioni Internazionali 3. ALTRI TRATTATI
Austria – Trattato di Saint Germain (sett.1919)
L’Austria perde un bel po’ di territori: cede un pezzo di Polonia, di Jugoslavia, di Cecoslovacchia, un po’ dà
pure all’Italia. Complessibìvamente: nasce uno stato macrocefalo: Austria molto piccola con capitale
l’enorme Vienna. L’Austria viene anche danneggiata economicamente. Da ricordare il divieto all’Anschluss.
Italia – Trattato di Rapallo
L’Italia era entrata in guerra grazie al patto segreto di Londra (ministro Sonnino) in cambio di Alto-Adige,
Trieste, Istria, Dalmazia; ma NON chiesero Fiume; cioè crea un dibattito e Wilson si infuria perché
innanzitutto il patto di Londra essendo segreto veniva condannato dagli Usa che non erano coinvolti; in
secondo luogo molte richieste italiane violavano il principio di sovranità. Nonostante ciò accettano
paradossalmente di concedere all’Italia l’Alto-Adige, in quanto il nuovo confine garantisce stabilità. Sul
confine orientale invece, non transige; Sonnino e Orlando fanno scenate e per protesta se ne vanno,
cercando di ottenere il consenso del popolo italiano. La questione viene lasciata a Italia e Jugoslavia; il
trattato di Rapallo assegna Trieste all’Italia, l’Istria e un pezzo di Dalmazia. Fiume alla Società delle
Nazioni; tutto sommato, un successo; grazie al fatto che Francia e Gb se ne fregano e grazie agli sforzi di
Sforza (ah ah), che aveva la tatticona di cercare il sostegno delle grandi potenze.
Bulgaria – Trattato di Neuilly
Perde dei territori, ma tra gli sconfitti è quella che ci smena di meno.
Ungheria
L’ultimo trattato ad essere firmato a causa di un’insurrezione comunista che allunga i tempi. Perdita di
numerosi territori magiari; ciò alimenta il revisionismo. Perde un pezzo di Cecoslovacchia (la Slovacchia),
cede dei territori alla Jugoslavia, perde la Transilvania. Ancora una volta violato il principio di
autodeterminazione.
Perché vengono creati nuovi stati in violazione del principio di autodeterminazione? ; cordone sanitario
contro comunisti, gli stati vicini alla Russia non devono essere né troppo piccoli né troppo grandi. Ma il
sistema di Versailles è intrinsecamente debole e lacunoso nel complesso.
Tutta la storia del dopoguerra è la storia delle cause della Seconda Guerra Mondiale e dell’erosione del
sistema di Versailles (e nel Pacifico del sistema di Washington, creato a seguito della conferenza di
Washington).
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Storia delle Relazioni Internazionali 4. CONFERENZA DI WASHINGTON – Il Pacifico
In Europa la seconda guerra mondiale sarà frutto dello sfaldamento dell’ordine di Versailles, per quanto
riguarda l’area del Pacifico, invece, essa è frutto dello sfaldamento dell’ordine di Washington.
La conferenza di Washington ha luogo nel 1921-22 ed è l’espressione della politica internazionale degli
Stati Uniti, una politica di isolazionismo (che li porta peraltro a non ratificare il covenant). L’immagine
degli Usa isolazionisti va tuttavia ridimensionata, si tratta infatti di un isolazionismo solo apparente. La
stessa conferenza di Washington parte da un’iniziativa americana.
Gli interessi Usa erano concentrati sul contenimento del Giappone:
Il Giappone viene visto come una minaccia a seguito della rivoluzione Meji (1870 circa), la quale portò
all’occidentalizzazione del paese, alla fine del feudalesimo, ad una modernizzazione dell’economia, ad un
incremento demografico.
A livello strutturale il Giappone aspira ad espandersi (attacca Cina e Russia. Si alleò con la Gb in funzione
anti-russa e per questo esce dal conflitto rafforzato: annette le isole a nord dell’equatore ed ottiene una
presenza in Cina. Wilson si oppose alla presenza giapponese in Cina, ma accettò poiché i giappo
minacciarono di non aderire alla Società delle Nazioni e inoltre erano utili contro Russia.
Un altro motivo di contrasto fu che il Giappone pretese una clausola contro il razzismo ma Wilson si rifiutò
è la clausola non si mise.
Gli Usa possedevano dei territori nel Pacifico (Filippine, Hawaii, Samoa) che erano direttamente minacciati
dal Giappone. Del resto dopo il primo conflitto mondiale, il Giappone investe moltissimo nel riarmo. Anche
gli Usa vorrebbero aumentare la flotta pareggiando quella inglese, ma hanno contro il Congresso e
l’opinione pubblica; allora il Segretario di Stato architetta un progetto che prende corpo con la conferenza
di Washington: impone cioè la convocazione di una conferenza sul disarmo navale. Vengono convocate 9
potenze; Gb, Giappone, Usa, Fr, Italia + Cina, Portogallo, Belgio e Olanda per estendere il dibattito ai
problemi in generale riguardanti il Pacifico.
Trattato delle 4 potenze.
USA-GB-JAP-FR; trattato di carattere politico; le potenze si impegnano a non modificare l’assetto
territoriale vigente. Pretesa che la Gran Bretagna rinunci all’alleanza col Giappone
Trattato delle 5 potenze.
GB-FR-USA-JAP-ITA; 1922 viene concluso grazie ai servizi segreti Usa: un tot di navi ciascuno; il
Giappone all’inizio ne vuole di più, ma poi cede. Divieto sottomarini e divieto di fortificazione per 10 anni.
Trattato delle 9 potenze.
Si affronta la questione delle Cina; accesso ai commerci “porta aperta” con impegno a non violare la
sovranità cinese. Quest’ultimo principio viene subordinato alla capacità dei cinesi di essere in grado di darsi
un governo stabile.
Bilancio.
Vittoria diplomatica degli Usa; convinzione che i giapponesi fossero arrendevoli.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Storia delle Relazioni Internazionali 5. POLITICA ESTERA FRANCIA
In Europa alle origini della seconda guerra mondiale c’è il fallimento della politica di contenimento della
Germania. La Francia coglie la minaccia tedesca, ma non adotta buone misure per prevenirla.
Intreccio di politiche settoriali, manca un disegno globale coerente. Politica contraddittoria e pertanto
destinata al fallimento. La Francia è divisa tra intransigenza e dialogo.
La politica in Renania presenta caratteri sia di separatismo che di collaborazione economica, con l’obiettivo
di allontanare la Renania dalla Germania.
Esecuzionismo; con riferimento al trattato di Versailles, volontà di farlo rispettare, soprattutto in merito a
riparazioni ex art 231.
L’aspetto più importante della politica estera francese è da ricercare nelle alleanze.
1920 Alleanza col Belgio: anche il Belgio teme la Germania, ma di solito è neutrale. Nel ’36 violerà anche
quest’alleanza dichiarandosi neutrale in occasione della rimilitarizzazione della Renania.
Polonia: risorge come stato a scapito della Germania ed è pure in guerra con la Russia (20-21). È dunque
oggetto sia del revisionismo tedesco che di quello russo. L’alleanza è di cooperazione militare, condividono
le stesse apprensioni.
In Francia il governo Briand appoggiato dalla sinistra radicale cambia strategia e svolta dal dialogo con
paesi revisionisti (anche Ungheria) al dialogo con paesi anti-revisionisti tipo Cecoslovacchia (1924),
Jugoslavia (1926-27), Romania (1926-27). Questi stati si erano già uniti tra loro conto l’Ungheria formando
la Piccola Intesa.
Alleanze deboli: le potenze della Piccola Intesa si schierano più che altro contro l’Ungheria, non la
Germania. Esse sono un ostacolo per un’alleanza con la Russia. Polonia e Cecoslovacchia stanno discutendo
tra loro. Sono tutte alleanze bilaterali.
Nonostante i limiti, non c’erano alternative:
Non poteva allearsi con la Russia comunista. Avevano inoltre delle controversie in atto perché i bolscevichi
decidono di nazionalizzare dei capitali che erano francesi, senza indennizzo per questi ultimi. Rifiutano
anche di pagare i debiti contratti dallo zar.
Non poteva allearsi con l’Italia perché le aveva impedito di prendere delle colonie tedesche in Africa.
Non può rinnovare l’Intesa con la Gb; grande causa del fallimento del contenimento tedesco; ciò perché la
Gb come isola non teme più la Germania e cerca invece il balance of power temendo più la Francia della
Germania, in quanto la Francia aveva una buona aviazione e controllava un bel tratto di Medio Oriente (Iraq,
Mesopotamia, Palestina..). Avevano visioni contrastanti sulla questione tedesca, ad esempio alla Gb non
interessava della questione Anschluss. In merito al disarmo, la Gb lo vuole generalizzato mentre la Francia
vuole che sia la Germania a cominciare; anti-revisionismo francese vs possibilismo inglese. In merito alle
riparazioni, infine, la Francia predicava l’esecuzionismo mentre la Gb il “ricostruzionismo”, con Keynes che
metteva in guardia sulle conseguenze economiche delle riparazioni e sul pericolo di una deriva comunista.
La Francia durante la guerra si era indebitata, aveva bisogno di soldi! Debiti interalleati, attriti. I governi
europei avrebbero voluto la cancellazione del debito Usa. Questi rifiutano, anzi, alzano pure le barriere
tariffarie. La Germania nel ’21 domanda una moratoria dei pagamenti.
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Storia delle Relazioni Internazionali 6. RUSSIA
Anche la Russia voleva risolvere la questione degli indennizzi. La Russia era isolata e mirava ad uscire da
questo stato di isolamento grazie alla figura del ministro ierin (ex nobile diventato comunista e abile
diplomatico). Egli firma dei trattati di pace di mutuo riconoscimento coi paesi confinanti. Inoltre cerca di
dialogare con le potenze europee, presentando la Russia come un potenziale mercato, facendo leva sugli
interessi economici.
1921: trattati commerciali con Gb e Germania + convocazione di una conferenza per discutere la questione
indennizzi.
La Gb era interessata ad allearsi commercialmente con la Russia perché la NEP sembrava allettante.
La Gb ritiene vantaggiosa dal punto di vista economico la ridiscussione delle riparazioni previste da
Versailles, revisionismo; la Francia resta da convincere ma Briand sembra possibilista.
Si avvia il dialogo a Londra; la Gb propone alla Francia una garanzia britannica in cambio di una revisione
delle riparazioni tedesche e degli indennizzi russi; Briand nega possibilità cancellazione indennizzi sul
fronte russo, ma si mostra possibilista per le riparazioni tedesche MA a patto che la garanzia britannica
copra tutti i confini usciti da Versailles. La Gb non vuole perché se ne frega del destino di certe aree quali la
Polonia.
1922 Cannes; conferenza preparatoria in cui Briand e Lloyd George si incontrano nuovamente in disparte e
la Gb propone una garanzia di tipo regionale. Briand nel frattempo è caduto in minoranza e gli viene
imposto di non accettare. Egli si dimette e gli succede Poincaré, del filone degli intransigenti.
1922 Genova; vengono invitati anche Germania e Russia. Gli Usa non partecipano, quindi non si può
parlare dei debiti, questione decisamente legata alle riparazioni.
In aprile 1922 Germania e Russia si appartano a Rapallo e stipulano il Trattato di Rapallo, un trattato tra
esclusi. Cicerin parla di disarmo e di coesistenza pacifica, suggerisce dei percorsi che attirano l’attenzione
dell’opinione pubblica. La Germania si lascia convincere e firma, nel timore che anche la Russia avanzi
pretese di riparazioni. Il Trattato di Rapallo ha due pilastri: uno politico-diplomatico e l’altro economico-
militare:
a)politico-diplomatico: i due governi si riconoscono a vicenda (ciò comporta l’invio reciproco di
diplomatici); superamento dell’isolamento
b)economico-militare: rinuncia ad ogni rivendicazione di tipo economico tra loro. Clausola della nazione
favorita; se concedi qualcosa a uno stato terzo, lo devi concedere pure a me! Clausola segreta; Parte
integrante del trattato era anche un protocollo aggiuntivo segreto relativo alla cooperazione militare tra i due
paesi. Tale protocollo prevedeva la possibilità per i tedeschi di testare le proprie armi in territorio sovietico,
aggirando la demilitarizzazione imposta dal trattato di Versailles.
Fine Conferenza di Genova; restano tutti i problemi e la Francia con la sua intransigenza ha aggravato la
propria situazione.
1922; la Germania avanza una nuova richiesta di moratoria: la Gb dice ok; la Francia dice ok se in cambio
mi dai risorse produttive e mi fai sfruttare le miniere; teoria dei pegni produttivi. Nel 1922 la Francia aveva
intenzione di invadere la Ruhr e di occuparla. In gennaio 1923 l’esercito francese occupa la Ruhr, sentendosi
giustificati dal fatto che la Germania non ha pagato le riparazioni, inadempienza volontaria dei tedeschi che
non consegnano migliaia di pali telegrafici; reazione tedesca: resistenza passiva, sciopero, no
collaborazione con le truppe occupanti. Ciò causa crisi in Germania e iperinflazione in Francia. Servirebbe
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Storia delle Relazioni Internazionali un intervento degli Usa per risolvere la situazione.
1924; In Germania Stresemann (dx) è di nuovo cancelliere e riuscirà ad ottenere la revisione di Versailles;
vuole ottenere il revisionismo attraverso il dialogo; inizialmente chiede un accordo con la Francia, ma
questa rifiuta. Allora la Germania pone fine alla resistenza passiva. Germania, Francia e Usa decidono di
costituire un Comitato per le Riparazioni; 1924 comitato Dawes:
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Storia delle Relazioni Internazionali 7. PIANO DAWES
interventi, riforme sul sistema monetario tedesco e nuovo calendario sul pagamento delle riparazioni.
1. Riparazioni; modificate le scadenze, bisogna pagare ogni anno sempre un po’ di più (rate crescenti) per
cinque anni, poi si vedrà in base all’andamento dell’economia tedesca. Nessun riferimento alla cifra totale.
2. Riforme economiche in Germania; interventi su politica monetaria: viene introdotto un nuovo marco e
viene attuata una riforma della Banca Centrale Tedesca (Reichbank) a cui viene imposta una politica
deflazionistica, di contenimento dell’inflazione; contenere la domanda di moneta (per emetterne meno) e
aumentare il tasso di sconto; ciò richiama in Germania capitali americani, perché ci sono più interessi sui
prestiti.
Nel 1924 ha luogo a Londra una conferenza per l’attuazione del piano Dawes. Presero parte il laburista Mc
Donald, il nuovo governo francese, guidato da Herriot del Cartel de Gauche vincente su Poincaré. Herriot
vuole creare un fronte amico con la Gb, ma fallì e dovette accettare di liberare la Ruhr nel giro di un anno,
perdendo così l’ultimo strumento di pressione e venendo insultato! Ma almeno ottiene il protocollo di
Ginevra; arbitrato (obbligo di ricorso all’arbitrato per la risoluzione di controversie: se non ricorri
all’arbitrato di uno stato terzo allora sei un aggressore!) –sicurezza (1- abolire il principio di unanimità, in
caso di crisi e violazioni si può votare a maggioranza di 2/3, viene meno il diritto di veto; 2- decisioni della
Società delle Nazioni vincolanti) –disarmo (politica di disarmo generalizzato).
Il protocollo di Ginevra fallisce perché Mc Donald fallisce e viene sconfitto dal conservatore Baldwin che
negò la validità del protocollo firmato dal predecessore.
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Storia delle Relazioni Internazionali 8. TRATTATI DI LOCARNO 1925
Noti nel loro complesso come Patto di Locarno, i trattati e le convenzioni sono di diversa tipologia, e non
sono stati tutti firmati dalle stesse potenze.
Il trattato principale, detto Patto Renano, tra Germania, Francia, Belgio, Gran Bretagna e Italia, prevedeva
una garanzia collettiva delle frontiere francesi e belghe con la Germania (quindi solo confini occidentali
della Germania), la smilitarizzazione di una zona sulla sponda sinistra del Reno, il divieto di ogni
aggressione, l’obbligo di ricorrere all’arbitrato pacifico in caso di controversie ed il riconoscimento
reciproco dei confini.
GB e Italia; potenze garanti, si impegnavano ad intervenire in aiuto dello Stato se fosse stato vittima di
un’aggressione.
Mussolini tentennò al momento di firmare perché non era d’accordo sul fatto che venissero tutelati solo i
confini occidentali della Germania, operando così distinzioni tra “confini di serie A e confini di serie B”; ma
accettò spinto dalla diplomazia italiana, sperando di ottenere prestigio.
Locarno parte tutto da una proposta della GB, dinnanzi alla quale Stresemann si pone degli obiettivi:
entrare nella Società delle Nazioni; accolta
diritto di sottrarsi ad azioni contro Russia; accolta
ritornare in possesso delle colonie perse; NON accolta
evacuazione di una parte della Renania dal contingente internazionale che ne controllava la
smilitarizzazione; accolta; la Francia non ha più garanzie che la Renania venga smilitarizzata davvero.
Eccezioni al Trattato di Locarno:
La Francia può invadere la Germania SE la Germania invade gli alleati della Francia (Polonia e
Cecoslovacchia); Briand tenta di rassicurare gli alleati
Accordi che stabiliscono che la Germania può entrare nella Società delle Nazioni e l’evacuazione della
Renania ; gli alleati della Francia diffidano poiché quest’ultima risulta indebolita dal punto di vista
politico-economico. La Polonia inizierà a dialogare con Germania e Urss.
L’esprit di Locarno
La premessa di Locarno fu il piano Dawes che aveva creato un clima di fiducia. I protagonisti furono Briand
e Stresemann; quest’ultimo vinse il nobel per la pace. Solo a metà degli anni ’30 l’idea di ottimismo e
fiducia legata a Locarno venne scalfita. Briand veniva visto come colui che aveva risolto, appariva come
vincitore.
Motivi di ottimismo:
Gli stati ritrovano stabilità economica tornando nel 1925 a utilizzare il gold standard, ancorando cioè la
moneta all’oro
Nel 1926 un accordo tra Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo e Saar viene firmato sancendo la
collaborazione nel settore dell’acciaio; “pull dell’acciaio”, cooperazione transnazionale tra privati che diede
l’impulso ad una riflessione sulla cooperazione tra stati
L’ingresso della Germania nella Società delle Nazioni in qualche modo legittima quest’ultima
Tra il ’25 e il ’29 il dialogo tra Germania e Francia appare di nuovo possibile, si assiste ad una serie di
incontri informali
1926: avvio conferenza preparatoria della conferenza sul disarmo.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Storia delle Relazioni Internazionali
Limiti di Locarno
La garanzia delle Gb è una garanzia di tipo militare, ma in realtà la Gb non sta investendo nel settore
militare e non sarebbe in grado di intervenire
La Germania ha riconosciuto SOLO il suo confine occidentale; il lato orientale è stato trascurato; Urss
irritato (nel ’24 è arrivato Stalin e l’Urss è stati riconosciuto da tutti gli stati): Stalin è sostenitore della
rivoluzione in un solo stato ed inizia dunque a tessere relazioni internazionali; per effetto di Locarno questo
dialogo subisce una battuta d’arresto; timore di accerchiamento; eccezione: la Germania stipula un trattato
di amicizia con l’Urss per rassicurarla; ciò indebolisce la stabilità del sistema europeo
Il fatto che i confini orientali non vengano garantiti fa imbestialire gli alleati della Francia; Briand li aveva
rassicurati con le eccezioni al trattato; ma le eccezioni dipendono comunque dal consenso della Società
delle nazioni.
L’ingresso della Germania nella Società delle Nazioni provoca screzi tra Francia-Polonia perché la
Germania entra come membro del consiglio permanente e la Polonia vorrebbe lo stesso privilegio. Invece
non lo ottiene poiché la Germania accetta di entrare nella Società delle Nazioni solo se la Polonia non è nel
consiglio permanente; sembra quasi che la Francia favorisca la Germania;
Sulla Renania Stresemann ottiene una grande revisione di Versailles; non si ha più la certezza che la
Germania stia smilitarizzando; incertezza & timore tra gli alleati della Francia, che non ha più strumenti di
controllo e perde sicurezza.
Perché Briand dovette accettare un trattato così lacunoso?
Perché un accordo tra Francia e Gb era già fallito e quindi non aveva molte altre scelte. Briand almeno
ottiene la garanzia britannica. La Francia era ancora vulnerabile e dipendeva da Gb e Usa per via della
debolezza del franco e della conseguente necessità di capitali. Inoltre voleva veramente un minimo di
distensione con la Germania.
Briand era consapevole delle lacune del trattato di Locarno, lo capiamo da alcune scelte fatte per rimediare
fino al ‘32:
1) tra il ’26 e il ’29 intensifica i rapporti con la Piccola intesa (Polonia, Cecoslovacchia, Jugoslavia).
2) sul piano militare inizia a fortificare la linea Maginot, in quanto la Renania non è più sicura; ma gli
alleati si infuriano perché la Francia pensa solo ai suoi confini
3) 1928 patto Briand-Kellog; (Francia-Usa) condanna della guerra; modo antisgamo per ottenere una
protezione da parte degli Usa. Ma Kellog mica è scemo, non vuole veramente assecondare Briand, solo che
ha i movimenti pacifisti alle costole e allora per disimpegnarsi lo trasforma in un accordo multilaterale,
privo peraltro di misure pratiche
4) 1929: Briand progetta un’Unione Europea economica, progetto lasciato decadere, Briand era troppo
avanti e precorreva i tempi; la creazione di un mercato comune e il riconoscimento reciproco della sovranità
era qualcosa di anacronistico, il nazionalismo era dilagante in quel periodo. Stresemann era favorevole ma
morì poco dopo.
Prima di morire, Stresemann riuscì ad ottenere un’altra revisione di Versailles; piano Young 1929:
evacuazione di tutta la Renania (abbandonata definitivamente nel ’30).
Riepilogo operato di Stresemann: 1924 evacuazione Ruhr e rinuncia Francia pegni produttivi – 1925
Trattato di Locarno una parte della Renania - aiuti finanziari - 1929 piano Young, Renania.
Un anno dopo la Germania ottiene la moratoria di un anno delle riparazioni. Dal ’32-33 la Germania si gioca
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Storia delle Relazioni Internazionali la carta Hitler: o mi dai concessioni o favorisci l’ascesa di Hitler che sfrutta il malcontento dei tedeschi.
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